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Bimba investita all’asilo a 16 mesi, rinvii nel processo: cosa succede adesso

Mancano sempre meno giorni al 27 febbraio, giorno in cui è prevista una nuova udienza sul caso della piccola Lavinia, investita mentre era all’asilo. L’avvocata della famiglia della piccola, Cristina Spagnolo, spiega a Fanpage.it cosa succede adesso.
A cura di Beatrice Tominic
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La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.
La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.

Continua a far discutere il caso di Lavinia, la bimba di 16 mesi investita mentre si trovava all'asilo a Velletri. Da quel momento la piccola si trova in stato vegetativo e vive con l'aiuto di macchinari e la supervisioni di personale medico costante. Per i fatti sono state condannate in primo grado la donna che si trovava alla guida dell'automobile che ha travolto la piccola, mamma di un altro bimbo che frequentava lo stesso asilo e la maestra che aveva in custodia la bimba.

Dopo la condanna, le due hanno chiesto di essere giudicate in secondo grado. Il processo sarebbe dovuto partire lo scorso dicembre, eppure ad oggi, non è ancora iniziato. Secondo quanto spiegato a Fanpage.it dai genitori della piccola e in una lettera dalla Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni, a bloccare l'inizio sarebbe la mancata notifica degli atti da parte della maestra.

"Il prossimo appuntamento legale del caso è fissato al 27 febbraio, si tratta del rinvio di un'altra udienza che si è celebrata a dicembre", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocata che difende la famiglia della piccola Lavinia, Cristina Spagnolo. Ecco cosa potrebbe succedere.

Rinvii nel processo per la piccola Lavinia: a che punto siamo

"È diritto di ogni imputato interporre appello nei confronti di una sentenza di condanna e così effettivamente è stato fatto. È il classico diritto al secondo grado di giudizio, quindi se qui nulla quaestio – ha spiegato a Fanpage.it l'avvocata Cristina Spagnolo che assiste la famiglia della piccola –  All'udienza di dicembre purtroppo non era stata eseguita correttamente la notifica a carico della maestra che riteniamo essere la principale responsabile di quanto è accaduto a Lavinia. Così è stato disposto il rinvio al 27 febbraio".

Il problema, però, è che rischia di saltare anche questa udienza. "Da un controllo che è stato fatto in cancelleria il 14 di febbraio sembrerebbe che ci sia stato di nuovo un errore nella notifica alla maestra", ha aggiunto l'avvocata.

Lavinia nella sua cameretta, circondata dai macchinari necessari per le sue cure.
Lavinia nella sua cameretta, circondata dai macchinari necessari per le sue cure.

"Non escludo e anzi, mi auguro, poiché la notifica che non è andata a buon fine è stata eseguita immediatamente dopo l'udienza di dicembre, che qualcuno si sia avveduto dell'errore e che sia stata ripetuta la notifica alla maestra. Questo lo sapremo però soltanto all'udienza del 27 febbraio – ha puntualizzato – Questo succede perché, ad esempio, se la cancelleria fa una notifica a mezzo ufficiale giudiziario, la notifica magari può essere restituita anche qualche giorno prima dell'udienza: in questo caso il 14 non sarebbe stata disponibile una nuova notifica, mentre invece ad oggi potrebbe esserlo".

Cosa succede all'udienza del 27 febbraio

La data in cui è attesa la prossima udienza è giovedì prossimo, il 27 febbraio. "Sostanzialmente non abbiamo la certezza materiale e matematica del rinvio – ha ancora sottolineato l'avvocata Spagnolo – Noi ci auguriamo che sia stata ripetuta correttamente la notifica alla maestra e quindi che si possa procedere senza ulteriori rinvii. Se così non fosse,  il collegio dovrà disporre nuovamente un rinvio per effettuare la notifica".

Non si tratta di una rarità. "Purtroppo può capitare, soprattutto se le cancellerie sono oberate di lavoro, come in Corte d'Appello: non mi sento di puntare il dito nei confronti di nessuno perché non c'è dolo da parte di nessuno. Noi speriamo che ci sia stata una forte meticolosità nel fare questi accertamenti. Magari arriviamo con la sorpresa il 27 di poter celebrare comunque il processo".

Cosa succede se viene rinviata ancora l'udienza

Soltanto dopo il 27 febbraio avremo risposta alle domande sul caso. "Nel caso di uno nuovo rinvio – ha aggiunto ancora l'avvocata Spagnolo – avanzeremo le nostre richieste per essere sicuri che l'udienza successiva si potrà effettivamente celebrare chiedendo, sicuramente che ci sia più attenzione nell'esecuzione di questa notifica, ad esempio". L'auspicio, come ha poi sottolineato, è che non debba essercene bisogno. Perché, come ha dichiarato a Fanpage.it il papà della piccola "ogni volta è un dolore che si rinnova".

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